NON E’ TUTTO LO STESSO FARRO
E’ ormai abbastanza diffusa
l’informazione che, sicuramente in ambito nutrizionale e in particolare
relativamente ai cereali
PIU’ ANTICO = PIU’ SANO
Si conoscono ormai bene i
grani antichi ma pochi sanno che il FARRO è il più antico tipo di frumento
coltivato. Così come bisogna prediligere i frumenti antichi, sarebbe utile
avere sempre il farro in dispensa ed in particolare la sua forma più antica, il
farro monococco ((Triticum monococcum) e ancora meglio se nella
sua forma integra, quindi integrale o decorticato.
Esistono 3 tipi di farro in
commercio : MONOCOCCO - DICOCCO e SPELTA, ognuno dei quali può essere INTEGRALE, DECORTICATO, SEMIPERLATO o PERLATO.
QUALE, PERCHE’ E QUANDO preferire l’uno o l’altro
MONOCOCCO (1):
è la varietà più antica ed ha il chicco più piccolo, ha una maggiore resistenza
ai parassiti e agli agenti atmosferici quindi non necessita di trattamenti
chimici, ha però una resa moto bassa (monococco sta per 1 chicco per spiga)
ecco perché ha un costo più alto. Contiene meno glutine rispetto alle altre
varietà ma NON E’ COMUNQUE ADATTO AI CELIACI o a chi sta seguendo una dieta
gluten-free.
DICOCCO: è originato da un incrocio con una graminacea, quindi
è più recente e più vicino al grano tenero rispetto al monococco. E’ la varietà
più prodotta perché ha una maggiore resa quindi è più facile da trovare in
commercio. Ne è un esempio il farro della Garfagnana.
SPELTA: è una varietà ancora più recente e nata da un ulteriore
incrocio con una graminacea quindi, in termini più pratici, è ancora più vicino
al grano tenero.
INTEGRALE: il chicco
rimane integro di crusca, germe ed endosperma, per cui mantiene tutte le sue
fibre e tutti i nutrienti. Ha una cottura molto lunga ed ha un indice glicemico
più basso delle forme raffinate. Non essendo raffinato necessita di cottura
lunga (circa 1 ora) e ammollo (di solito almeno 6 ore);
DECORTICATO: il chicco ha subito un inizio di raffinazione,
è stata però eliminata soltanto la parte più esterna di crusca, ma il chicco
mantiene una buona parte di fibre e di nutrienti grazie all’integrità di
endosperma e germe. Ha una cottura leggermente inferiore rispetto alla forma
integrale (40 minuti in media) e necessita di ammollo.
PERLATO o semiperlato: sono le forma più raffinate, quindi del chicco
resta prevalentemente l’amido dell’endosperma. Da ciò si deduce l’aumento
dell’indice glicemico a vantaggio di cotture più rapide, in media 20 minuti.
IL CHICCO
Quale scegliere:
Il monococco è la varietà più pregiata e con le migliori
proprietà nutrizionali.
La forma integrale o decorticata, avendo indici glicemici più bassi, è in media da preferire,
meglio i semiperlati per chi soffre di meteorismo ma quando si abbinano ai
legumi, soprattutto se passati al passaverdure, meglio anticipare la portata
con una porzione di verdure crude come insalata mista (scarola, finocchi,
radicchio, rucola…rispettando la stagionalità).
Cotture lunghe e ammollo sono un po’ svantaggiose ma
organizzando un piano nutrizionale settimana sarà facile programmare anche gli
ammolli.
MONOCOCCO DECORTICATO E’ LA MIA SCELTA PIU’ FREQUENTE MA HO
SEMPRE IN DISPENSA UN DICOCCO DECORTICATO E UNO SEMIPERLATO.
1. Nutritional properties of einkorn wheat (Triticum monococcum L.)
A Hidalgo, A Brandolini - Journal of the Science of Food - 2014
1. Nutritional properties of einkorn wheat (Triticum monococcum L.)
A Hidalgo, A Brandolini - Journal of the Science of Food - 2014
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